La riduzione degli agenti inquinanti nell’atmosfera è un obiettivo che da oltre vent’anni è stato perseguito a livello globale, come testimonia ad esempio il Protocollo di Kyoto, un accordo su base internazionale che fu firmato nel 1997 da oltre 180 paesi produttori per ridurre le emissioni di CO2, in modo tale da contrastare il fenomeno di surriscaldamento del pianeta.
Per questa ragione, mai come negli ultimi anni, gli Enti statali ed europei hanno promulgato leggi e direttive in materia ambientale atte a salvaguardare la salute dell’intero ecosistema globale, puntando sulla riduzione delle emissioni di CO2 degli impianti industriali e stabilendo revisioni periodiche atte a verificare che qualsiasi tipologia di macchinario rispetti i parametri di inquinamento previsti per legge.In questo senso, la Direttiva 2010/75/UE del Parlamento e del Consiglio Europeo, varata il 24 novembre del 2010, stabilisce norme atte a prevenire e controllare l’inquinamento non solo all’interno dell’atmosfera, ma anche nell’acqua e nella terra da parte delle industrie, riducendo la produzione di rifiuti e scarti di lavorazione.
Tutti gli impianti industriali dovrebbero inoltre utilizzare, stando sempre a quanto afferma la Direttiva, le migliori tecnologie disponibili (BAT) per ridurre i consumi di energia, in modo tale da preservare le risorse del pianeta.